CURA ITALIA – VALIDAZIONE STRAORDINARIA DPI – VADEMECUM REGIONE EMILIA-ROMAGNA.

N. 125/2020 / CIRCOLARE / Prot. 147.2020 / SB
DIREZIONE
26 marzo 2020
Alle aziende associate
CURA ITALIA – VALIDAZIONE STRAORDINARIA DPI – VADEMECUM REGIONE EMILIA-ROMAGNA.
L’Inail ha fornito utili indicazioni per il rispetto dell’articolo 15 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, laddove è prevista la validazione straordinaria ed in deroga dei dispositivi di protezione individuale.
L’art. 15 del decreto legge n. 18 del 2020 detta disposizioni straordinarie per la gestione dell’emergenza Covid-19 e attribuisce all’Inail la funzione di validazione straordinaria e in deroga dei dispositivi di protezione individuale (dpi).
La deroga riguarda la procedura e la relativa tempistica e non gli standard di qualità dei prodotti che si andranno a produrre, importare e commercializzare, che dovranno assicurare la rispondenza alle norme vigenti e potranno così concorrere, unitamente all’adozione delle altre misure generali, al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica in corso. Terminato il periodo di emergenza, sarà ripreso il percorso ordinario e i dpi, validati in attuazione della disposizione richiamata, dovranno, per continuare a essere prodotti, importati o commercializzati, ottenere la marcatura CE seguendo la procedura standard.
In considerazione della specifica finalità della norma, i dpi interessati dalla disposizione sono unicamente quelli funzionali a mitigare i rischi connessi all’emergenza sanitaria in corso e sono indicati nell’allegata tabella.
Sul punto ricordiamo che la Regione Emilia-Romagna ha approvato un vademecum (allegato alla presente) per supportare le imprese manifatturiere dell’Emilia-Romagna che vogliano produrre mascherine chirurgiche, in deroga alla normativa vigente come previsto dal Decreto del Governo “Cura Italia”.
Il vademecum in esame sarà a supporto delle imprese manifatturiere emiliano-romagnole interessate a produrre questi dispositivi.
Che cosa prevede il Decreto “Cura Italia” in materia?
Le aziende produttrici che intendano avvalersi della deroga dovranno inviare all’Istituto Superiore di Sanità, Iss, un’autocertificazione nella quale dichiarino le caratteristiche tecniche delle mascherine e che queste rispettino i requisiti di sicurezza della normativa vigente, così da poter avviare la produzione. Entro tre giorni dalla autocertificazione le imprese dovranno trasmettere all’Iss ogni elemento utile per la validazione. L’Istituto si pronuncia entro i 2 giorni successivi e in caso di parere negativo il produttore deve cessare la produzione.
Ovviamente si tratta di una procedura molto controllata: le mascherine dovranno essere testate e risultare conformi allo standard EN 14683 e allo standard ISO 10993, e dovranno essere prodotte da un’azienda che abbia un sistema produttivo di qualità certificato.
Quali sono in Emilia-Romagna i laboratori in grado di testare e dichiarare la conformità di mascherine chirurgiche agli standard prima citati?
L’Università di Bologna e il Tecnopolo di Mirandola (Mo) i quali hanno già definito una procedura interna per rispondere in modo tempestivo alle richieste delle imprese, compatibilmente con i tempi tecnici dei test. Il vademecum messo a punto da Arter è disponibile sul sito della Regione Emilia-Romagna al link https://imprese.regione.emilia-romagna.it/covid19/produzione-straordinaria-dispositivi.
Per ogni ulteriore chiarimento, il nostro Servizio Sindacale (Dott. Federico Vecchi f.vecchi@confapiemilia.it) è a Vostra disposizione.
Si allega:
Tabella dispositivi di protezione individuale
Vademecum Regione Emilia-Romagna
Cordiali saluti Dott. Stefano Bianchi
Direttore
Confapi Emilia