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ASSUNZIONE DI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI: NUOVO DECRETO FLUSSI DEL GOVERNO

In data 30 giugno 2025 il Consiglio dei ministri ha approvato il Dpcm che autorizza l’ingresso in Italia di altri 497.550 lavoratori stranieri nel prossimo triennio 2026-2028.

Il Governo conferma quindi la strategia, impostata fin dal suo insediamento, di deciso contrasto all’immigrazione irregolare e di apertura all’immigrazione legale, specie per motivi di lavoro (rispetto al triennio 2023-2025, l’incremento delle quote di ingresso è di circa il 6%).

LE NOVITA’ CONTENUTE NEL NUOVO “DECRETO FLUSSI”

Il sistema utilizzato fino ad oggi dei click-day non viene scalfito e si conferma la precompilazione delle domande in autunno, ma debutterà la ripartizione territoriale delle quote, affidata al Ministero del Lavoro entro 10 giorni dal decorso dei termini di presentazione delle istanze; l’assegnazione avverrà per ambito provinciale.

Nel dettaglio sono previsti 76.850 tra lavoratori subordinati non stagionali e autonomi ogni anno, allargando i settori anche al commercio, alla logistica, al tessile, al metallurgico ed alla sanità: il click day scatterà dalle ore 9 del 16 febbraio 2026.

In questa quota vanno inclusi anche gli assistenti familiari ed i “lavoratori qualificati”, cioè gli imprenditori ed i manager, i liberi professionisti, per i quali il relativo click-day scatterà il 18 febbraio 2026.

Quanto ai/alle badanti per disabili e grandi anziani, l’esecutivo è orientato a riproporre gli ingressi fuori quota, già sperimentati grazie al DL n. 145/2024.

Le quote per i lavoratori stagionali saranno invece di 47.000 all’anno, riservate alle istanze presentate dalle organizzazioni agricole e 42.000 per quelle inoltrate dai datori di lavoro del settore turistico. Per gli agricoli il click-day sarà il 12 gennaio 2026, mentre per i lavoratori del turismo sarà il 9 febbraio 2026.

Non diventano invece norma i fabbisogni comunicati dalle parti sociali.

Resta il nodo del basso numero degli arrivi effettivi dei lavoratori, causa tempi lunghi e inciampi burocratici.

COME ASSUMERE UN LAVORATORE EXTRACOMUNITARIO

Per assumere legalmente un lavoratore extracomunitario occorre distinguere due situazioni.

Se il lavoratore è già in Italia

Se il lavoratore è già in Italia con un permesso di soggiorno valido per lavoro, il datore di lavoro può procedere con l’assunzione tramite comunicazione effettuata al Centro per l’impiego (modello “Unilav”).

Se il lavoratore si trova all’estero

In questo caso la procedura è più complicata ed il datore di lavoro deve seguire tutta una serie di passaggi.

  • Deve innanzitutto verificare la disponibilità di altri lavoratori già presenti sul territorio => Per fare questo il datore di lavoro deve chiedere al Centro per l’impiego competente se ci sono lavoratori già disponibili in Italia, se non ci sono può procedere.
  • Deve presentare la domanda attraverso il sistema dei click-day => Le domande vanno precaricate sul portale “Ali” del Ministero del Lavoro (accedendo con Spid o Cie) e poi la domanda vera e propria va fatta quando c’è il clic-day.
  • Deve richiedere il “nulla-osta al lavoro” => La richiesta di nulla-osta va fatta allo Sportello unico per l’immigrazione della provincia competente (serve lo Spid e si compila online).
  • La richiesta di “nulla-osta al lavoro” deve essere accompagnata dalla “asseverazione” => L’asseverazione è una dichiarazione ufficiale redatta da un professionista abilitato (consulente del lavoro, avvocato, commercialista) che certifica la congruità economica e giuridica del datore di lavoro rispetto all’assunzione proposta. Essa:
  • dimostra che il datore di lavoro ha capacità economica per sostenere l’assunzione (es. fatturato minimo di 30.000 euro annui o reddito imponibile di 20.000 euro per i privati);
  • attesta la regolarità contributiva e fiscale (Durc, dichiarazioni fiscali ecc.);
  • verifica che il contratto di lavoro offerto al lavoratore rispetti il Ccnl di riferimento e le condizioni minime di lavoro.

L’asseverazione contiene:

  • i dati del datore di lavoro e del lavoratore;
  • il tipo di contratto proposto e le mansioni che il lavoratore andrà a svolgere;
  • l’alloggio previsto per il lavoratore;
  • la valutazione economico-finanziaria dell’impresa;
  • la dichiarazione di responsabilità del professionista.
  • Attesa del “nulla-osta al lavoro” => Il nulla-osta deve arrivare al datore di lavoro richiedente entro 30 giorni, ed ha una validità di 6 mesi.
  • Ingresso del lavoratore in Italia e “contratto di soggiorno” => Entro otto giorni dall’arrivo in Italia, il lavoratore deve firmare il “contratto di soggiorno” (viene firmato presso lo Sportello unico dell’immigrazione in Prefettura). Il “contratto di soggiorno” serve al lavoratore per poter ottenere il “permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato”.

Informiamo le aziende associate che la nostra nuova Società CONFAPI EMILIA SERVIZI è in grado di affiancare l’azienda in tutta questa complessa procedura, compreso il rilascio dell’asseverazione prevista per legge, da affiancare alla domanda per l’ingresso in Italia del lavoratore extracomunitario.