ORDINANZA COMMISSARIO STRAORDINARIO – ISTRUZIONI PER L’IMPORTAZIONE CON VINCOLO DIRETTO E CELERE DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

N. 141/2020 / CIRCOLARE / Prot. 163.2020 / SB
SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE
31 marzo 2020
Alle aziende associate
ORDINANZA COMMISSARIO STRAORDINARIO – ISTRUZIONI PER L’IMPORTAZIONE CON VINCOLO DIRETTO E CELERE DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Si informa che, l’ordinanza del Commissario Straordinario n. 6 del 28 marzo 2020 ha previsto che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli adotti ogni azione utile allo sdoganamento diretto e celere dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e degli altri beni mobili necessari al contrasto alla diffusione del COVID 19.
In particolare, il Commissario Straordinario per l’emergenza COVID 19 ha definito una procedura di svincolo diretto per le importazioni del materiale DPI destinato a determinati soggetti indicati nell’ordinanza che di seguito provvediamo a riportare:
• Regioni e Province autonome;
• Enti locali;
• Pubbliche amministrazioni ed Enti pubblici così come indicati nell’art 1 comma 2 D.lgs 165/2001;
• Strutture ospedaliere pubbliche ovvero accreditate e/o inserite nella rete regionale dell’emergenza;
• Soggetti che esercitano servizi essenziali e di pubblica utilità e/o di interesse pubblico cosi come previsti dal DPCM 22 marzo 2020, modificato dal Decreto Ministero Sviluppo Economico 25 marzo 2020 e meglio descritti ed individuati negli allegati ai predetti decreti, (sul punto si rinvia a nostre precedenti circolari rispettivamente del 23/03/2020 n. 102/2020 e del 26/03/2020 n. 123/2020). L’ADM sta, altresì, definendo con il MEF i benefici fiscali di cui all’art. 2 dell’ordinanza in esame. Attualmente è vigente un provvedimento di sospensione in franchigia – delle imposte doganali e dell’IVA, già adottato da ADM, in favore di determinati soggetti e riguardante beni utili a fronteggiare l’emergenza COVID 19 da distribuire gratuitamente.
I dispositivi destinati a soggetti diversi da quelli indicati sono requisibili su disposizione del Commissario Straordinario.
Secondo quanto disposta dall’Ordinanza in esame, per procedere allo sdoganamento diretto o celere dei dispositivi DPI e degli altri beni mobili utili al contrasto della diffusione del virus COVID 19 è necessario osservare le seguenti procedure:
a) Svincolo diretto per DPI e altri beni mobili utili alla lotta al COVID 19 destinati a determinati soggetti previsti dall’ordinanza commissariale 6/2020.
I DPI destinati a soggetti diversi da quelli previsti al punto che precede saranno segnalati al Commissario Straordinario per eventuale requisizione.
b) Svincolo celere di beni mobili non DPI utili al contrasto della diffusione del virus COVID 19, destinati a qualsiasi soggetto che possa provare che l’impiego di tali beni avverrà per le finalità descritte.
NOTA BENE: non sono soggetti a segnalazione per requisizione i beni importati ai sensi delle procedure di cui alla lettera a) e b) fermo restando il potere dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di procedere ai controlli antifrode e a tutte le attività di verifica delle dichiarazioni rese.
Nell’Ordinanza in oggetto viene, infine, precisato che, anche le esportazioni dei ventilatori polmonari sono tuttora vietate dalle ordinanze del Capo Dipartimento di Protezione Civile n. 639 del 25 febbraio 2020 e n. 641 del 28 febbraio 2020.
Di seguito alla presente si riportano le FAQ pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sul tema in esame:
FAQ
• Sono un avvocato, ho ordinato 500 mascherine per utilizzarle nel mio studio, posso utilizzare lo svincolo diretto?
La professioni legali e contabili sono previste dal codice ATECO 69 “attività legali e contabili” incluso nei servizi di pubblica utilità dall’allegato al DPCM, pubblicato sul sito dell’Agenzia. Pertanto il professionista potrà importare liberamente le mascherine per il suo studio senza rischio di requisizione utilizzando la procedura di SVINCOLO DIRETTO.
• Sono un farmacista ho ordinato 3000 mascherine per rivenderle ai miei clienti, posso avvalermi dei benefici fiscali?
Le farmacie sono incluse nelle attività di pubblica utilità dall’art. 1 comma 1 lettera f) DPCM 12 marzo 2020 – pdf e successive modificazioni quindi possono importare prodotti DPI in regime di svincolo diretto non soggetto a requisizione. Essendo l’importazione finalizzata alla rivendita e non alla distribuzione gratuita, non potranno avvalersi del beneficio fiscale della sospensione delle imposte doganali.
• Ho un negozio di riparazione di elettrodomestici, ho ordinato 500 mascherine dalla Cina utilizzando il modello svincolo diretto, sono soggette e requisizione?
L’attività di riparazione di elettrodomestici è prevista dal codice ATECO 92.22.01 incluso nei servizi di pubblica utilità dall’allegato al DPCM, pubblicato sul sito dell’Agenzia.
Pertanto, l’esercente potrà importare liberamente le mascherine per il suo negozio senza rischio di requisizione utilizzando la procedura di SVINCOLO DIRETTO.
• Ho un piccolo negozio di riparazione di elettrodomestici, ho ordinato 50.000 mascherine dalla Cina utilizzando il modello svincolo diretto. sono soggette a requisizione?
L’attività di riparazione di elettrodomestici è prevista dal codice ATECO 92.22.01 incluso nei servizi di pubblica utilità dall’allegato al DPCM, pubblicato sul sito dell’Agenzia.
Pertanto l’esercente può in linea teorica avvalersi della procedura di SVINCOLO DIRETTO, fatti salvi i controlli antifrode di ADM.
In questo caso risultando la merce importata sproporzionata rispetto all’utilizzo effettivamente necessario per il piccolo esercizio, si presuppone che l’importazione sia illecita e finalizzata ad eludere i controlli antifrode di ADM, che pertanto procederà a sequestro, se ne ricorrano i presupposti e a segnalazione al Commissario Straordinario per requisizione.
• Sono il direttore di un’associazione di volontariato, ho ordinato 100.000 mascherine per donarle all’ospedale San Lazzaro, posso utilizzare il modello svincolo diretto?
Al fine di poter utilizzare la procedura di svincolo diretto rileva il destinatario finale che utilizzerà il prodotto.
Il modello di autocertificazione SVINCOLO DIRETTO deve infatti essere compilato e sottoscritto dal destinatario finale, quando questo non corrisponda con l’importatore.
In questo caso l’associazione di volontariato potrà utilizzare la procedura SVINCOLO DIRETTO in quanto il destinatario finale è un ospedale, incluso nella voce “struttura ospedaliera” di cui al modello.
Per poter utilizzare la procedura di SVINCOLO DIRETTO l’amministratore dell’associazione di volontariato dovrà presentare in dogana il modello di autocertificazione SVINCOLO DIRETTO debitamente compilato e sottoscritto dal rappresentante dell’ospedale, in cui sia esattamente individuata la merce da sdoganare ed indirizzare all’ospedale.
Resta salvo il potere di controllo di ADM in relazione all’effettivo indirizzo di tutta la merce descritta alla struttura ospedaliera al fine di evitare elusioni della normativa a fini speculativi.
• Che differenza c’è tra la procedura di SVINCOLO DIRETTO e quella di SVINCOLO CELERE?
Lo SVINCOLO DIRETTO si rivolge solo a determinati soggetti che sono quelli che svolgono attualmente servizi di pubblica utilità, e con questa procedura si possono importare sia DPI che altri beni mobili utili al contrasto del COVID 19.
Lo SVINCOLO CELERE si rivolge a tutti i soggetti (sia privati che imprese non ricomprese nei servizi di pubblica utilità) che intendano adibire la merce al contrasto COVID 19 ma con questa procedura non si possono importare DPI.
• Sono un pensionato di Viterbo, ho ordinato 3 litri di igienizzante per le mani, che procedura posso utilizzare per non avere la merce requisita?
Potrà utilizzare la procedura di SVINCOLO CELERE compilando il modello e specificando che intende adibire il prodotto all’uso di igiene personale domestica per contrastare la diffusione del COVID 19.
Per maggiori informazioni è a vostra disposizione Maria Laura Lodola, m.lodola@confapiemilia.it – tel. 348 8721902.
Per ulteriori informazioni: SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE
Tel. 348 8721902 – m.lodola@confapiemilia.it
Cordiali saluti
Dott. Stefano Bianchi
Direttore
Confapi Emilia