CIRCOLARI CORONAVIRUS

SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE FINO AL 3 MAGGIO 2020 – D.P.C.M 10.4.2020

 

N. 171/2020 / CIRCOLARE / Prot. 195.2020 / SB

DIREZIONE
14 aprile 2020
Alle aziende associate

SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE FINO AL 3 MAGGIO 2020 – D.P.C.M 10.4.2020

Si informa che, è stato pubblicato il D.P.C.M. 10 aprile 2020 che riepiloga e riordina le misure di contenimento, sostituendo tra gli altri, le previsioni e gli allegati di cui ai D.P.C.M. 11 marzo e 22 marzo 2020, nonché quelle di cui al D.M. 25 marzo 2020.

Sulla base di quanto sopra, da martedì 14 aprile sono in vigore, sull’intero territorio nazionale, le nuove restrizioni che mantengono la sospensione delle principali attività industriali e commerciali, ad esclusione di quelle specificate nei nuovi allegati, come di seguito descritti, sia per il commercio che per le attività produttive e di servizio.
Con riferimento alle specifiche misure di contenimento vigente in Emilia-Romagna si rinvia all’ordinanza regionale del 11 Aprile 2020 i cui contenuti sono stati illustrati con nostra Circolare del 14 Aprile 2020.
ATTIVITA’ CHE RIAPRONO
Il nuovo testo, allunga al 3 maggio 2020 la chiusura delle attività economiche e produttive, con poche eccezioni relative ad alcune attività commerciali (cartolerie, librerie, negozi di abbigliamento per bambini) e altrettante poche attività industriali ritenute essenziali per la ripartenza del Paese. Per favorire le attività di vendita al dettaglio, quali le cartolerie, riaprono anche le attività di commercio all’ingrosso di carta e cartone.
Sono inoltre state ritenute strategiche le filiere della silvicoltura per il tema della produzione di legna per produzione calore e per altre lavorazioni del legno ad eccezione della fabbricazione di mobili ancora ferma. Altro settore strategico che riapre è quello della produzione ed assemblaggio di computer e periferiche (compresa la fabbricazione di componenti come le schede elettroniche) che, in una fase in cui le nuove tecnologie sono essenziali per la quotidianità del Paese (attività scolastiche da remoto, smartworking, ecc.) necessitava di una ripartenza anticipata.
Altri settori, forse meno diffusi, sono oltre la già citata industria del legno, quella del sughero, della produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura, le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni, quella della cura e manutenzione del paesaggio e produzione di utensileria manuale.
Tra gli altri settori a maggiore concentrazione di personale si cita la riapertura delle attività di Call Center ma solo in entrata per le risposte alle chiamate degli utenti per informazioni o per trattare con i clienti per assistenza o reclami.
Si citano ancora riaperture di settori più di nicchia come le opere idrauliche e attività degli organismi internazionali, come l’Onu e le sue agenzie.
Riportiamo in allegato i nuovi elenchi delle attività che possono proseguire:

• Attività di vendita di generi alimentari e beni di prima necessità (Allegato 1)
• Attività di servizi alla persona (Allegato 2)
• Elenchi degli ATECO di attività produttive industriali e commerciali (Allegato 3)
NUOVE MISURE IGENICHE
Sulla scorta anche di alcune Ordinanze Regionali anticipatorie ed ancora più stringenti rispetto al nuovo D.P.C.M. nazionale, è stato stabilito un giro di vite sulle misure igieniche sempre per ridurre la possibilità di contagio in particolare durante la spesa alimentare.
Tali misure riguardano sia l’uso di mascherine per le persone addette alla vendita, guanti monouso e la presenza di gel disinfettanti per le mani accanto alle casse e vicino ai sistemi di pagamento.
Completano l’elenco delle misure organizzative per il commercio orari più lunghi per evitare code (e quindi il rischio assembramenti), pulizie almeno due volte al giorno, ingresso uno alla volta nei piccoli negozi e dove possibile, percorsi diversi per entrate e uscite.
NUOVE DEROGHE PER ATTIVITA’ ESSENZIALI
Come già previsto nel D.P.C.M. 22 marzo 2020 poi modificato dal D.P.C.M. 25 marzo 2020, sono sempre previste aperture eccezionali qualora ricorrano un serie di casistiche ben precise che si rifanno a fattispecie in parte già previste oltre ad una nuova introdotta con il nuovo decreto. La nuova casistica, spesso richiesta dalle attività ancora chiuse, è quella di poter accedere comunque ai locali per attività di vigilanza, attività conservative e manutentive, gestione dei pagamenti, pulizia e sanificazione, per le operazioni di ricevimento beni/forniture e spedizione merci.
Tali situazioni. in parte già previste ed ammesse in via “eccezionale” venivano giustificate solo con la compilazione dell’autocertificazione come da Modello del Ministero dell’Interno. Oggi occorre invece comunicare l’esigenza preventivamente alla Prefettura competente.
Altra novità riguarda la modifica del regime non più di tipo autorizzativo ma anch’esso di semplice comunicazione (l’azienda opera senza attendere risposta dalla Prefettura) per le imprese dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale.
A fronte di questo nuovo quadro di eccezioni e deroghe, devono essere rivisti i moduli condivisi con le Prefetture come di seguito sintetizzato:
Modello di Comunicazione, comma 3 (per le imprese che, pur non avendo un Codice Ateco compreso in Allegato 3 al D.P.C.M. 10 aprile 2020, forniscono clienti direttamente o indirettamente riconducibili ad attività dell’Allegato 3 (o in alternativa Allegato 1 o 2 rispettivamente per le attività commerciali e servizi alla persona)
Modello di Comunicazione, comma 6 (per le imprese con impianti a ciclo continuo, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti)
Modello di Comunicazione, comma 7 (per le imprese dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale)
Modello di Comunicazione, comma 12 (per le imprese che necessitano di accedere agli stabilimenti con personale dipendente o terzi per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e manutentive, gestione dei pagamenti, pulizia e sanificazione, per le operazioni di ricevimento beni/forniture e spedizione merci.

Per ogni ulteriore chiarimento, la Segreteria (tel. 059/894811 – c.grenzi@confapiemilia.it) è a Vostra disposizione per mettervi in contatto con il funzionario di competenza.

Cordiali saluti

Dott. Stefano Bianchi
Direttore
Confapi Emilia