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CCNL: addio ai codici numerici Inps

Gentile associato, gentile associata,

Sono entrati a regime, a partire dalla competenza del mese di febbraio 2022, i nuovi codici alfanumerici dei contrati collettivi nazionali di lavoro per le comunicazioni obbligatorie verso il Ministero del Lavoro e per le denunce retributive mensili verso l’Inps.

La norma istitutiva del codice alfanumerico unico per i contratti collettivi nazionali di lavoro (art. 16 quater della legge n. 120/2020), stabilisce che a ciascun contratto collettivo, depositato presso l’archivio nazionale del Cnel, venga attribuito un codice alfanumerico unico per tutte le amministrazioni, da utilizzare anche nelle varie trasmissioni che i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare mensilmente.

La composizione del codice alfanumerico, definita secondo criteri stabiliti dal Cnel d’intesa con l’Inps ed il Ministero del Lavoro, consentirà di mettere a sistema le informazioni relative al mondo della contrattazione collettiva, e, a partire dalla competenza del mese di febbraio 2022, prenderà definitivamente il posto del codice numerico Inps precedentemente utilizzato.

Indicazioni operative sull’utilizzo del nuovo codice alfanumerico sono state date dall’Inps con la circolare n. 170 del 12 novembre 2021 che si allega alla presente comunicazione. Il passaggio al nuovo codice è stato preceduto da un periodo di transizione di durata bimestrale (dicembre 2021-gennaio 2022) in cui è stato ancora consentito l’utilizzo del vecchio codice Inps. Ma, a partire dalla competenza del mese di febbraio 2022, la trasmissione del dato relativo al contratto nazionale di lavoro avverrà esclusivamente mediante il codice alfanumerico unico attribuito dal Cnel in sede di acquisizione del contratto collettivo nell’archivio nazionale dei contratti e degli accordi di lavoro di cui all’art. 17 della legge n. 936 del 30 dicembre 1986.

Obiettivo della nuova codificazione è la costituzione di un’anagrafe comune dei contratti collettivi nazionali, al fine di monitorare lo stato di applicazione. Il codice permetterà infatti di individuare anche dei parametri utili ad identificare quale, o quali contratti di lavoro possono essere presi a riferimento
all’interno di un medesimo settore ai fini giudiziali e costituire un parametro di riferimento utile a tracciare la linea di demarcazione fra pluralismo contrattuale e pratiche sleali, grazie all’abbinamento a ciascun contratto del numero di lavoratori dipendenti ai quali è applicato sulla base del flusso di comunicazioni Uniemens.