News

Il contesto energetico 24/11/2022

A cura di Duferco Energia

 

Riscaldamento acceso, ma con moderazione

La scorsa settimana è stata la prima in cui i consumi da riscaldamento civile, che già erano partiti nelle precedenti, si sono fatti sentire. Abbiamo infatti per la prima volta chiuso con un balance negativo sugli stoccaggi WoW: in Europa le riserve di gas sono scese di circa lo 0,1%, in Italia dello 0,7%.

L’effetto immediato è stato l’aumento dei prezzi spot, i minimi dell’ultima settimana di ottobre sono ormai lontani e siamo arrivati alla quarta settimana di aumenti consecutiva. La chiusura del PSV a 98,6 €/MWh segna un aumento di oltre 15 €/MWh WoW sui giorni lavorativi, mentre il PUN è aumentato di circa 40 €/MWh, con chiusura a 246,7 €/MWh.

Non sono da meno i nostri vicini che frequentemente prendiamo come riferimento, Francia e Germania, la prima chiude la settimana a 179,6 €/MWh (+45 €/MWh WoW), la seconda segna 153,8 €/MWh (+41 €/MWh WoW).

Con le temperature ancora previste sotto media per i prossimi giorni, il nucleare francese ancora fermo ad un -30% sui GW attivi rispetto allo stesso periodo del 2021 e il fotovoltaico che ormai è entrato nel periodo di produzione minima, il rischio di ulteriori rincari è altissimo. Di contro, molto meno marcati sono stati i rialzi sulla curva dei forward, con aumenti dell’ordine del 10% WoW.

Sempre in fase di depressione i titoli di emissione CO2, legati al downtrend dei mercati finanziari e soprattutto al crollo generalizzato dei consumi industriali. La chiusura settimanale del DEC22 si è fermata poco al di sopra dei 72 €/t.

Il 2 novembre scorso l’ARERA ha pubblicato la delibera 541 contenente il meccanismo di riconoscimento dei benefici ai clienti gasivori. I benefici saranno una riduzione dei corrispettivi RE (per gli indiretti) e REt (per i diretti) per le imprese gasivore sommata all’esenzione dall’applicazione di una delle sottovoci della RE/REt sui consumi di gas per uso non energetico superiori alla soglia di 1 mln smc/anno.
Il layout delle fatture non cambierà perché tutte le modifiche avverranno all’interno di queste due voci, sia per gli sconti di cui sopra agli aventi diritto sia per gli aumenti finalizzati a recuperare il gettito sui soggetti ‘classe 0’. La CSEA avrà lo stesso ruolo che già ricopre per gli energivori e aggiornerà mensilmente gli elenchi con le classi di appartenenza. La prima apertura del portale avverrà entro fine mese con 45 giorni di tempo per caricare le informazioni. Il meccanismo verrà attuato dal 1° gennaio 2023.

Segnaliamo infine che da questa mattina è aperto il portale energy release. I clienti industriali potranno presentare le richieste di assegnazione fino alle ore 9:00 del 5 dicembre prossimo.
Ricordiamo che possono partecipare i clienti finali prioritari, anche in aggregazione, come definiti all’art.
1 del decreto. Il consumo medio minimo dei clienti, compreso l’autoconsumo, deve essere di 3,34 GWh/anno, ricavabile incrociando la richiesta minima che deve essere di 1 GWh/anno con il volume massimo richiesto che non deve essere superiore al 30% del consumo medio degli ultimi tre anni.
L’offerta complessiva resa disponibile dal GSE per il 2023 sarà di 16 TWh, al momento ad un prezzo fissato pari a 210 €/MWh.