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RAPPORTO BIENNALE SULLA PARITA’ DI GENERE: PUBBLICATO IL MODELLO PER LE AZIENDE

La legge n. 162/2021 ha introdotto a carico delle aziende pubbliche e private con oltre 50 dipendenti (prima la soglia era fissata oltre i 100 dipendenti), l’obbligo di redigere un rapporto ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile (si veda sull’argomento le nostre circolari n. 398/2021 e n. 128/2022).

Il termine di invio del rapporto che, originariamente stabilito dal DM 2018, era stato fissato alla data del 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio, è stato ora fissato, solo per il biennio 2020-2021, alla data del 30 settembre 2022. Per i bienni successivi si tornerà al termine tradizionale del 30 aprile.

E’ stato ora finalmente pubblicato (dopo diversi mesi di attesa) il decreto interministeriale del 29-03-2022 che stabilisce i rinnovati contenuti che devono essere inseriti, dalle aziende con oltre 50 dipendenti, nel rapporto biennale.

Il rapporto, che deve essere trasmesso in modalità esclusivamente telematica attraverso l’apposito applicativo online presente sul sito del Ministero del Lavoro dal 23 giugno (e che può anche essere trasmesso volontariamente dalle aziende con meno di 50 dipendenti), va a rappresentare la situazione del personale alla data del 31-12-2021. Il rapporto inoltre (rispetto al passato), una volta compilato e trasmesso tramite Spid o Cie, dovrà essere inviato telematicamente solo alle Rsa in quanto le consigliere ed i consiglieri regionali di parità potranno accedere direttamente ai dati contenuti nei vari rapporti.

Il decreto contiene anche il nuovo modello che i datori di lavoro dovranno compilare. Il rapporto, in cui devono essere specificati anche gli accordi di secondo livello applicati, nella classificazione dei dipendenti per la prima volta include le categorie del lavoro intermittente, del lavoro agile e della somministrazione, e richiede altresì l’indicazione delle ore lavorate e di quelle straordinarie.

Il nuovo modello ospita anche una sezione dedicata ai processi e agli strumenti di selezione e di reclutamento utilizzati dal datore di lavoro (social network, valutazione di curriculum vitare, colloqui ecc.), nonchè alle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro applicate in azienda (banca ore, smart-working, flessibilità oraria ecc.), oltre alle eventuali politiche adottate per favorire l’inclusione sociale (mobility manager, disability manager, palestra aziendale, navetta ecc.), fino all’indicazione dei criteri adottati per la progressione di carriera.

E’ stata inoltre implementata la sezione dedicata ai trattamenti economici, in quanto da quest’anno dovrà essere indicata, sia la retribuzione iniziale al 01-01-2020, sia quella finale al 31-12-2021, differenziata per categoria e per livello, nonché dovrà essere evidenziata la componente accessoria del salario, distinta tra superminimi, premi e altro.

Il nuovo modello dovrà infine essere ripresentato anche dalle aziende che, nelle more della pubblicazione del decreto, ai fini della partecipazione ad una gara pubblica in base all’art. 47 del DL n. 77/20221, abbiano già trasmesso il rapporto secondo le previgenti modalità.

Per consultare la circolare clicca qui