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Modifiche al Codice della Proprietà Industriale (CPI) – A cura di Modiano & Partners

La procedura di richiesta di iscrizione di un marchio nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale (in breve “Registro”) è attiva ormai da alcuni anni, precisamente dal 16 aprile 2020, con l’obiettivo di valorizzare i marchi che costituiscono un patrimonio storico nazionale.
Ad oggi risultano presentate 743 istanze di cui 600 già accolte e 92 ancora in esame. Una larga parte dei marchi iscritti nel Registro rivendicano prodotti alimentari, ma si possono trovare segni distintivi utilizzati nei settori più diversi. L’elenco completo dei marchi iscritti nel Registro può essere consultato al link https://www.uibm.gov.it/bancadati/bollettini_storici/index/ Va ricordato che possono presentare istanza di iscrizione i titolari o i licenziatari esclusivi di marchi d’impresa registrati da almeno cinquanta anni o per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquanta anni, utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale. Per i marchi registrati da almeno 50 anni e regolarmente rinnovati fino ad oggi l’istanza di iscrizione va corredata dal verbale di primo deposito in Italia o dal verbale di rinnovazione meno recente disponibile, dalla riproduzione dell’esemplare del marchio nonché da tutta la documentazione relativa ad eventuali modifiche dei prodotti/servizi oggetto di protezione.
Per i marchi non registrati e oggetto di uso da almeno 50 anni l’istanza di iscrizione va accompagnata dalla riproduzione dell’esemplare del marchio e dalla documentazione atta a dimostrare l’uso effettivo e continuativo del segno per almeno cinquanta anni, precisando i prodotti/servizi di interesse. Tale documentazione può consistere, ad esempio, nella presentazione di campioni di imballaggi, etichette, listini di prezzi, cataloghi, fatture, documenti di spedizione o esportazione, fotografie, inserzioni su giornali e dichiarazioni scritte o simili.
Nelle situazione ibride di marchi registrati da meno di 50 anni all’istanza vanno unite, oltre alla documentazione relativa alla registrazione come marchio d’impresa, adeguate prove d’uso per documentare l’uso effettivo e continuativo nel periodo precedente alla registrazione fino ad almeno 50 anni fa.
In ogni caso il titolare o il licenziatario deve anche produrre una dichiarazione sostitutiva da cui risulti che il marchio per cui si richiede l’iscrizione nel Registro è utilizzato per contraddistinguere prodotti/servizi realizzati da un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale.
Una volta accolta, l’iscrizione ha durata illimitata, a meno di eventuale rinuncia da parte del titolare o del licenziatario.
Con l’iscrizione si acquisisce la facoltà di utilizzare il logo “Marchio storico di interesse nazionale” (riportato sotto) in abbinamento al proprio segno in relazione ai prodotti o servizi rivendicati dal marchio iscritto nel Registro per finalità commerciali e promozionali.

La possibilità di utilizzare il logo “Marchio storico” in abbinamento al proprio segno distintivo consente all’impresa di evidenziare sul mercato la tradizione e l’eccellenza che caratterizzano la propria attività conferendo un innegabile valore aggiunto all’immagine aziendale.