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Pensioni, occorre una riforma strutturale. Il presidente di Confapi Emilia Alberto Cirelli interviene sul tema affrontato con il Ministro Calderone

«Confapi Emilia ritiene fondamentale che la riforma del sistema pensionistico sia strutturale al fine di evitare periodiche modifiche che in passato hanno creato incertezza sia tra i cittadini sia tra le imprese».

Lo ha detto il Presidente Regionale di Confapi Industria Emilia Romagna, Aberto Cirelli, ribadendo la posizione espressa dal presidente nazionale di Confapi, Cristian Camisa, nel corso del suo intervento al tavolo sulle pensioni convocato dal Ministro Marina Elvira Calderone.

«Certezze su tempi e regole – ha sottolineato Cirelli – sono fondamentali per potere pianificare un ricambio nelle risorse in uscita, evitando quindi come già accaduto in passato pensionamenti anticipati inattesi che hanno messo in difficoltà le aziende che si sono trovate da un giorno all’altro a dover sostituire figure con competenze specializzate. Occorre che il ricambio generazionale avvenga in maniera graduale, uno scenario che si verifica solo quando la politica agisce nell’ottica dello sviluppo industriale, della competitività e del lavoro. Senza il lavoro, senza la possibilità per i giovani di entrare in un circuito virtuoso, senza politiche industriali di ampio respiro, gli aggiustamenti al nostro sistema di welfare possono essere solo limitati».

«Senza dimenticare la fondamentale importanza, economica e sociale, che deriva da pensioni minime dignitose, che tocca allo Stato essere in grado di garantire, in particolare a quei cittadini che in questa fase hanno subito un forte decremento del loro potere di acquisto. In Italia occorrerebbe legare le politiche previdenziali a quelle della natalità per favorire anche a lungo termine l’equilibrio del sistema. Nel 2050 in Italia ci sarà un pensionato per ogni lavoratore: se continuiamo su questo trend come potremo continuare a garantire prestazioni pensionistiche adeguate a chi ha lavorato e contribuito alla crescita del nostro Paese? Siamo pronti – ha concluso il presidente di Confapi Emilia Cirelli – a dare il nostro contributo su un tema fondamentale per il presente e per garantire anche in futuro un’equità generazionale».