News

Il contesto energetico aggiornato al 21 Giugno 2023

A cura di Duferco Energia

Short squeeze

Se questa è la new normality, aiuto… La scorsa settimana, infatti, abbiamo assistito ad un riacuirsi della volatilità, con variazioni, anche infraday, da capogiro.

Lunedì 12, i mercati hanno aperto con un TTFma a 31 €/MWh per poi chiudere venerdì a 35 €/MWh, ma passando per delle punte a 45 €/MWh, con variazione +-30% infraday. Ricordiamo che il mese di giugno si era aperto con i minimi assoluti del prodotto da quasi due anni, intorno ai 23 €/MWh, che non si vedevano da settembre 2021.

Le EUA (Dec23) dopo le puntatine sotto agli 80 €/ton di inizio giugno, sono tornate sopra ai 93 €/ton.

Di conseguenza anche il power ha avuto forti scossoni.

Nella giornata di giovedì, il Cal24 Power Ita è arrivato a scambiare a 170 €/MWh, per poi chiudere la settimana poco sopra ai 150 €/MWh (+10% WoW, e oltre 25 €/MWh in più dai minimi di inizio giugno).

In rialzo anche gli spot, con il PUN dei giorni feriali a 110 €/MWh (+19% WoW) ed il PSV a ≈37 €/MWh (+35% WoW).

Ma cos’è successo?

Mah… diciamo che dopo varie news nelle ultime settimane, rischio fermi Nuke in Francia poi rientrato, taglio output dell’OPEC+, mancato riavvio del terminal norvegese di Hammerfest, la settimana scorsa sono state annunciate 3 settimane di ritardo nelle manutenzioni di alcuni impianti norvegesi e questa volta è partita un’ondata di acquisti.

Più probabilmente si può immaginare un cd short squeeze sul TTF. In pratica, il mercato era fortemente “corto”, nel senso che molti operatori avevano accumulato molte posizioni speculative in vendita allo scoperto, che peraltro avevano determinato la forte discesa sino a fine maggio, ed hanno improvvisamente deciso di “chiuderle”, quindi sono andati a comprare. I prezzi sono pertanto saliti innescando una spirale emotiva di corsa agli acquisti. Una volta terminata i prezzi sono tornati a scendere a valori più vicini alle chiusure dei giorni precedenti.

Ciò detto, questo mercato, non avendo meccanismi di sospensione delle operazioni per eccesso di rialzo/ribasso come nelle borse finanziarie regolamentate, ha ricordato a tutti l’estrema volatilità che ormai lo caratterizza.

Indubbiamente ci sono stati ripensamenti o quantomeno dubbi rispetto alla generale view ribassista, o forse era semplicemente sceso “troppo”, tuttavia, i fondamentali sono ancora molto buoni, pertanto bisognerà vedere, adesso che le posizioni corte si sono “spremute”, verso che direzione ripartirà il mercato.

Peraltro, giovedì, proprio durante l’apice del rally rialzista, è arrivato l’annuncio dell’ulteriore aumento dei tassi di interesse della BCE. In un contesto già rallentato, con anche gli USA in difficoltà e sembrerebbe anche la Cina, la recessione europea potrebbe aggravarsi, rallentando ulteriormente la ripresa dei consumi industriali di gas.